1893 - 1901 (Falstaff & Quattro Pezzi Sacri, Testament, Lebensende)
1893
Il 2 gennaio con la moglie lascia Genova diretto a Milano per le prove di Falstaff.
Il 1° febbraio, al Teatro Regio di Torino, Manon Lescaut di Puccini.
Il 9 febbraio, a Milano, Teatro alla Scala, Falstaff. Il 2 marzo è a Genova. Il 13 aprile parte per Roma, dove il 15 aprile assiste a una ripresa di Falstaff al Teatro Costanzi. Viene ricevuto al Quirinale dai sovrani, il re Umberto I gli concede la cittadinanza capitolina. La sera serenata sotto l’Albergo Quirinale. Il 16 aprile invita a pranzo all’Albergo Quirinale il poeta Pascarella. Il 4 maggio è a Sant’Agata, in luglio a Montecatini.
Il 16 luglio, a Caprino Bergamasco, muore Antonio Ghislanzoni.
In novembre si trasferisce a Genova.
1894
Il 4 aprile è a Torino con la moglie, e prosegue per Parigi in vista del Falstaff in francese all’Opéra-Comique (18 aprile), e il 26 aprile passa nuovamente da Torino diretto a Milano. In luglio a Montecatini. In agosto compone le musiche per il ballo da inserire nella versione di Otello in francese.
Il 19 agosto, a Cernobbio, muore Giovannina Strazza, vedova dell’editore Francesco Lucca.
Il 22 settembre l’editore Sonzogno inaugura il Nuovo Teatro Lirico, ex Canobbiana.
Il 26 settembre parte per Parigi (senza la moglie), per seguire le prove di Otello all’Opéra (12 ottobre). In quella occasione il presidente francese Casimir Périer gli conferisce la Gran Croce della Legion d’Onore. Il 22 ottobre lascia Parigi per l’ultima volta e rientra a Genova. In dicembre compone Pietà Signor che viene pubblicato a beneficio delle vittime del terremoto in Sicilia e Calabria.
1895
Dal 28 gennaio al 7 marzo a Milano per seguire la costruzione della Casa di Riposo. In aprile inizia la composizione del Te Deum. A fine maggio deposita in banca 400.000 lire per la costruzione della Casa di riposo. In luglio a Montecatini.
Il 27 novembre a Marly-le-Roi muore Alexandre Dumas figlio.
Il 7 dicembre il battaglione italiano comandato dal maggiore Toselli viene distrutto all’Amba Alagi dalle truppe del negus Menelik.
In dicembre a Genova.
1896
In gennaio e in marzo è più volte a Milano per seguire la costruzione della Casa di riposo.
Il 1° febbraio, al Teatro Regio di Torino, La bohème di Puccini.
Il 1° marzo gli abissini guidati dal negus Menelik sconfiggono l’esercito italiano a Adua.
Il 5 marzo dimissioni del primo ministro Francesco Crispi.
Il 28 marzo, alla Scala di Milano, Andrea Chénier di Umberto Giordano.
In maggio a Sant’Agata.
Il 2 giugno Marconi deposita in Inghilterra il brevetto per la telegrafia senza fili.
In giugno inizia a comporre lo Stabat Mater.
Il 26 ottobre, con il trattato di Addis Abeba, il governo italiano riconosce l’indipendenza dell’Etiopia, e mantiene la colonia Eritrea.
In novembre a Genova; la moglie Giuseppina è da tempo ammalata.
1897
Il 13 gennaio ha un improvviso malore, ben presto superato. Compie brevi viaggi a Milano, con la moglie sempre ammalata, per seguire i lavori di costruzione della Casa di riposo. In maggio a Sant’Agata. Il 24 maggio Giuseppina Strepponi firma il proprio testamento. In luglio a Montecatini. In agosto a Sant’Agata, dove in ottobre conclude la composizione dei Quattro pezzi sacri (ossia l’Ave Maria su scala enigmatica, le Laudi alla Vergine Maria, il Te Deum e lo Stabat Mater) e li invia a Ricordi che li pubblica l’anno seguente. Il 14 novembre la moglie Giuseppina muore a Sant’Agata. Per Natale Boito lo raggiunge a Sant’Agata.
1898
Il 7 aprile lo Stabat Mater, le Laudi alla Vergine Maria e il Te Deum vengono eseguiti per la prima volta a Parigi; è presente Boito, a Verdi i medici hanno sconsigliato il viaggio. Il 18 aprile riceve Toscanini a Genova in vista della sua esecuzione dei Tre Pezzi sacri all’Esposizione Nazionale di Torino (26 maggio). Dal 26 aprile a metà maggio a Milano.
Il 2 maggio tumulti a Piacenza per l’aumento del prezzo del pane, un morto, 20 contusi fra i dimostranti, 22 arresti.
Il 3 maggio tumulti a Parma per lo stesso motivo, 50 arresti.
Fra il 6 e il 9 maggio sommossa a Milano per il prezzo del pane.
Il 7 maggio a Milano viene dichiarato lo stato d’assedio (durerà fino al 5 settembre), e i pieni poteri sono affidati al generale Bava Beccaris. Tutte le porte della città vengono presidiate, e l’esercito spara sui dimostranti.
Verdi, che è presente a Milano durante i disordini, intorno al 18 maggio riceve la visita del generale Bava Beccaris, che ricambia. A fine maggio torna a Sant’Agata. Dall’11 luglio è a Montecatini insieme alla Stolz, poi a Sant’Agata il primo agosto. All’inizio di dicembre è a Milano.
1899
All’inizio di febbraio è a Genova.
Il 21 marzo, dopo un accordo con la Gran Bretagna e nonostante le proteste italiane, la Francia assume il controllo di buona parte del Sahara, della Tunisia e del Marocco.
Il 16 aprile Toscanini dirige alla Scala i Tre Pezzi sacri. In luglio è a Montecatini con Teresa Stolz. In agosto a Sant’Agata. Il 3 dicembre è a Milano, dove abita in un appartamento dell’Hôtel Milan, e dove il 16 dicembre firma il regolamento della Casa di riposo.
1900
Il 14 gennaio, al Teatro Costanzi di Roma, Tosca di Puccini.
In marzo-aprile è a Genova, e trascorre la Pasqua con Boito. Il 5 maggio si trasferisce a Milano, e il 14 maggio firma l’ultimo testamento olografo, quindi raggiunge Sant’Agata.
Il 29 luglio a Monza uccisione del re Umberto I.
In agosto, su versi di Gerardo Laurini, abbozza la melodia O virtù che provvidente, ispirata alla morte di Umberto I. In ottobre fa restaurare l’organo delle Roncole. Il 4 dicembre lascia per l’ultima volta Sant’Agata in compagnia di Filomena Maria e si stabilisce a Milano all’Hôtel Milan.
Il 14 dicembre un trattato franco-italiano stabilisce le diverse zone d’influenza in Marocco e in Tripolitania.
1901
Capodanno in compagnia di Boito, Pascarella, Teresa Stolz, il pittore Carlo Mancini e pochi altri amici. Il 21 gennaio viene colpito da paralisi per emorragia cerebrale.
Il 22 gennaio muore la regina Vittoria.
Il 27 gennaio muore alle ore 2,45 del mattino. Il 30 gennaio la salma è tumulata al Cimitero Monumentale. Il 27 febbraio funerali solenni, le salme di Verdi e di Giuseppina sono tumulate nella cappella della Casa di riposo.
Il 10 ottobre 1902 i primi ospiti vengono accolti nella Casa di riposo per musicisti.



