1863 - 1872 (Rev. Macbeth, Don Carlos, Tod Rossini & Aida)
1863
L’11 gennaio i coniugi Verdi raggiungono a Madrid, dove al Teatro Real ha luogo una ripresa della Forza del destino(21 febbraio). Dal 23 febbraio viaggio in Andalusia, quindi rientro a Madrid, che lasciano il 14 marzo. Il 17 marzo a Parigi, per una ripresa de Les Vêpres siciliennes all’Opéra (20 luglio).
Il 23 maggio apertura dell’Albergo di Milano, che poi diventerà Grand Hôtel et de Milan, residenza di Verdi in città a partire dal 1868.
Il 26 giugno Camillino, figlio di Giuseppeina Strepponi, muore a Siena.
Il 21 luglio lascia Parigi e torna a Sant’Agata. In ottobre qualche viaggio a Torino per le sedute del Parlamento. Comincia a pensare a qualche modifica da apportare a La forza del destino.
Giulio Ricordi inizia a lavorare nella casa editrice del padre Tito.
1864
Ancora qualche breve soggiorno a Torino all’inizio dell’anno, poi in febbraio è a Genova. Altri viaggi a Torino, poi a giugno a Sant’Agata.
Il 14 marzo, a Parigi, prima esecuzione in forma privata della Petite Messe Solennelle di Rossini.
Il 4 luglio viene eletto membro dell’Académie des Beaux Arts di Parigi in luogo di Meyerbeer, morto il 2 maggio. In novembre Piave per qualche giorno a Sant’Agata, per iniziare la revisione di Macbeth.
L’8 dicembre il papa Pio IX pubblica il Sillabo.
1865
La capitale del Regno d’Italia è Firenze.
Completa la revisione di Macbeth, poi in febbraio è a Genova. Frequenti viaggi a Torino. A fine marzo è nuovamente a Sant’Agata. Il 6 aprile l’ingegnere capo della provincia di Piacenza dà parere favorevole alla richiesta di costruire una chiusa sul torrente Ongina per irrigare d’estate i terreni che Verdi possiede nella zona. Il 21 aprile, a Parigi, Théâtre-Lyrique, va in scena la nuova versione di Macbeth tradotto in francese, Verdi non è presente.
Il 28 aprile, all’Opéra di Parigi, prima esecuzione postuma de L’Africaine di Meyerbeer.
Il 22 giugno a Madrid muore Ángel de Saavedra y Ramirez.
Il 30 maggio, al Teatro Carlo Felice di Genova, Amleto di Franco Faccio, libretto di Arrigo Boito.
Il 10 giugno, al Königliches Hof- und Nationaltheater di Monaco, Tristan und Isolde di Wagner.
L’8 agosto a Venezia muore Antonio Somma.
Il 17 agosto concede di dare il proprio nome al nuovo teatro di Busseto, ma rifiuta di essere presente all’inaugurazione. In settembre rinuncia a candidarsi nuovamente come deputato. Dal 28 novembre è a Parigi, dove incontra Rossini e firma un nuovo contratto con l’Opéra (sarà il Don Carlos) e prende contatto con i librettisti Joseph Méry e Camille Du Locle.
1866
Il 24 marzo a Sant’Agata, inizia a comporre il Don Carlos.
L’8 aprile trattato di alleanza con la Prussia: l’Italia si impegna di sostenerla nella imminente guerra contro l’Austria, in cambio del Veneto.
Il 17 giugno a Parigi muore Joseph Méry.
Il 20 giugno l’Italia dichiara guerra all’Austria.
Il 24 giugno l’esercito italiano viene battuto dagli austriaci a Custoza.
In luglio affitta un appartamento nel Palazzo Sauli Pallavicino di Genova, sulla collina di Carignano (fino al 30 novembre 1874). Amicizia con l’ingegnere genovese Giuseppe De Amicis, cugino dello scrittore Edmondo.
Il 3 luglio, a Sadowa, i prussiani sconfiggono gli austriaci, che intavolano trattative di pace.
Il 19 luglio la flotta austriaca distrugge quella italiana nei pressi di Lissa.
Il 21 luglio vittoria dei garibaldini a Bezzecca.
Il 22 luglio lascia Genova diretto a Parigi, con il Don Carlos quasi interamente finito. L’11 agosto iniziano le prove del Don Carlos.
Il 12 agosto armistizio fra Italia e Austria.
Dal 20 agosto al 12 settembre si reca con la moglie alle terme di Cauterets nei Pirenei. Il 14 settembre riprendono le prove all’Opéra del Don Carlos.
Il 3 ottobre, con la pace di Vienna, termina la Terza Guerra d’indipendenza; il Veneto viene ceduto a Napoleone III che a sua volta lo cede al Regno d’Italia.
In dicembre le truppe francesi lasciano Roma.
1867
Il 14 gennaio muore a Busseto il padre Carlo. L’11 marzo, a Parigi, Opéra, Don Carlos. Il 14 marzo, lasciata Parigi, raggiunge Genova. In aprile Verdi è a Sant’Agata, mentre Giuseppina resta a Genova.
Il 27 aprile, al Théâtre Lyrique di Parigi, Roméo et Juliette di Gounod.
In maggio Giuseppina a Milano visita Clara Maffei e Manzoni. A metà giugno anche Giuseppina è a Sant’Agata. Iniziano le pratiche per affiliare la cugina Filomena Verdi, di otto anni, figlia del cugino Giuseppe.
Il 21 luglio a Busseto muore Antonio Barezzi.
Il 15 agosto partenza per Parigi. Inizio di ottobre a Sant’Agata. Mauro Corticelli, già amministratore della Compagnia teatrale di Adelaide Ristori, viene assunto da Verdi come segretario e fattore.
Il 22 ottobre tentativo di insurrezione a Roma guidato dai fratelli Cairoli; tornano le truppe francesi a Roma.
Il 27 ottobre, a Bologna, Teatro Comunale, Don Carlo in italiano con Teresa Stolz, diretto da Angelo Mariani: Verdi, che ha seguito alcune prove, non è presente.
Il 3 novembre Garibaldi, che ha tentato di entrare a Roma, viene sconfitto a Mentana e viene arrestato.
Il 19 novembre a Genova.
Il 5 dicembre Piave viene colto da un attacco apoplettico, che lo riduce in stato vegetativo.
1868
Inverno a Genova.
Il 5 marzo alla Scala di Milano, Mefistofele di Boito.
All’inizio di aprile Giuseppina alla Scala assiste al Don Carlo. In maggio rifiuta la nomina a Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia.
Il 21 giugno, al Nationaltheater di Monaco, Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner.
Il 30 giugno è a Milano, dove torna dopo circa vent’anni di assenza, per visitare Manzoni. Il 15 agosto con Rigoletto si inaugura il Teatro di Busseto, e viene eseguita anche La capricciosa, una sinfonia giovanile; Verdi non è presente all’inaugurazione, e neppure agli altri spettacoli della stagione. In settembre si reca alle terme di Tabiano. In ottobre promuove la pubblicazione di un Album di canto con romanze di sei compositori, a beneficio della famiglia di Piave.
Il 13 novembre a Passy muore Rossini.
Progetta una Messa da Requiem in onore di Rossini scritta da vari compositori. In dicembre a Genova lavora alla revisione della Forza del destino, in collaborazione con il librettista Antonio Ghislanzoni, in vista di una esecuzione al Teatro alla Scala.
1869
Gennaio, in Italia entra in vigore la tassa sul macinato.
L’11 gennaio, dopo ventiquattro anni, torna al Teatro alla Scala per assistere al Don Carlo. Il 31 gennaio insieme alla moglie porta la cugina Filomena, affiliata con il nome di Maria, al Collegio della Provvidenza di Torino. Il 1° febbraio Verdi è a Milano per seguire le prove della Forza del destino alla Scala, mentre Giuseppina rimane a Genova. Fra il 10 e il 15 febbraio Verdi a Genova. Il 27 febbraio, a Milano, Teatro alla Scala, La forza del destino va in scena nella nuova versione. Il 28 febbraio torna a Genova, e poco dopo riparte per Sant’Agata insieme a Giuseppina. In agosto compone “Libera me, Domine” destinato alla Messa per Rossini. Il 4 novembre la commissione istituita per promuovere l’esecuzione della Messa per Rossini rinuncia alla realizzazione del progetto.
Il 17 novembre apertura del Canale di Suez.
In dicembre, per l’Album per Canto a favore della famiglia di Piave, vi pubblica lo Stornello. Inverno nuovamente a Genova. Alla fine di dicembre inizio delle trattative per un’opera da rappresentare al Cairo (sarà Aida).
1870
Il 19 marzo, alla Scala di Milano, Il Guarany di Antônio Carlos Gomes.
Verso la fine di marzo, insieme alla moglie, parte da Genova per Parigi. Il 22 aprile torna a Genova, e in maggio riceve il soggetto di Aida.
Il 20 giugno Emanuele Muzio è nominato direttore del Théâtre Italien di Parigi, ma non prende servizio a causa degli eventi bellici.
Il 19 luglio inizio della guerra franco-prussiana.
In agosto-settembre Ghislanzoni a Sant’Agata per il libretto di Aida. Inizia a comporre la musica.
Il 4 settembre, dopo la sconfitta di Sedan, deposizione di Napoleone III e inizio della Terza Repubblica Francese, mentre Parigi è assediata dall’esercito prussiano.
Il 20 settembre l’esercito italiano entra a Roma e si conclude il potere temporale della Chiesa.
Il 2 ottobre, in seguito a un plebiscito, Roma è annessa al Regno d’Italia e ne diventerà la capitale.
Il 13 dicembre i coniugi si trasferiscono a Genova.
Il 17 dicembre a Napoli muore Saverio Mercadante.
1871
Il 1° gennaio Roma viene proclamata capitale d’Italia.
Il 5 gennaio rifiuta di assumere la carica di direttore del Conservatorio di Napoli.
Il 18 gennaio viene proclamato il Reich tedesco, con a capo l’imperatore Guglielmo I.
Il 28 gennaio Parigi si arrende ai prussiani.
Il 2 febbraio declina l’invito del Ministro Pubblica Istruzione a presiedere la Commissione per la riforma degli studi musicali, ma partecipa a Firenze ai lavori della Commissione; il 9 febbraio suggerisce che nei Conservatori il 30% dei posti disponibili siano concessi alle donne. I lavori terminano il 23 marzo.
Il 28 febbraio trattato di pace tra Prussia e Francia, che cede l’Alsazia e parte della Lorena, e s’impegna a pagare un indennizzo di cinque miliardi di franchi.
Il 13 maggio con la legge delle guarentigie, il parlamento italiano regola i rapporti con il papato, che tuttavia Pio IX non accetta.
Il 2 luglio Vittorio Emanuele II entra a Roma.
Il 31 agosto Adolphe Thiers viene eletto presidente della repubblica francese.
Il 2 settembre termina la partitura di Aida. A Milano incontra lo scenografo Girolamo Magnani per discutere la messa in scena di Aida alla Scala, e discute anche della nuova sistemazione dell’orchestra in quel teatro.
In settembre-ottobre prima visita di Teresa Stolz a Sant’Agata.
Il 19 novembre è a Bologna per ascoltare il Lohengrin di Wagner diretto da Mariani. Sul finire di novembre prova con la Stolz, la Waldmann e il tenore Fancelli l’Aida per la Scala. Il 24 dicembre, al Cairo, Teatro dell’Opera, Aida , grande successo; Verdi non è presente.
1872
Il 2 gennaio Verdi e la moglie sono a Milano, e alla Scala hanno inizio le prove di Aida. Il 27 gennaio iniziativa del re per eleggerlo senatore del Regno; vorrebbe rifiutare, poi decide di accettare. L’8 febbraio va in scena Aida alla Scala. Il 20 febbraio a Genova. Il 1° aprile a Sant’Agata. Il 3 aprile a Parma per seguire l’allestimento di Aida, che va in scena il 20 aprile. In agosto a Tabiano.
Il 20 novembre a Milano muore l’editore Francesco Lucca.
In novembre a Napoli con la moglie per una ripresa del Don Carlo al San Carlo di Napoli, 2 dicembre.



