1843 - 1852 (Galeerenjahren & Erste Welterfolgen)
1843
All’inizio dell’anno si è trasferito in un appartamento in Corsia dei Servi 601 (oggi corso Vittorio Emanuele II) nei pressi della Galleria De Cristoforis.
Il 2 gennaio, al Königlich Sächsisches Hoftheater di Dresda, Der fliegende Holländer di Wagner.
Il 17 gennaio a Madrid, Teatro de la Cruz, il dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez.
Il 31 gennaio presenta la richiesta di dedicare la nuova opera a Maria Luigia, ma non riceve risposta.
Il 2 febbraio, al Teatro Regio di Torino, Il reggente di Mercadante.
L’11 febbraio, al Teatro alla Scala, I lombardi alla prima Crociata, buon successo. Il 12 marzo, ottenuta l’autorizzazione, dedica l’opera a Maria Luigia. Il 20 marzo parte per Vienna, dove al Teatro di Porta Carinzia, il 4 aprile, dirige Nabucco. L’11 aprile è di ritorno a Milano. Il 14 aprile è a Parma, dove il 17 va in scena al Teatro Ducale di Parma una ripresa del Nabucco con la Strepponi, 22 rappresentazioni. Va anche a Bologna, dove incontra Rossini, il tenore Poggi e il soprano Frezzolini. Si ferma a Parma fino al 25 o 26 maggio, e viene ricevuto da Maria Luigia che gli dona una spilla d’oro con monogramma in brillanti. Il 6 giugno firma un contratto con il Teatro La Fenice di Venezia per una nuova opera (sarà Ernani, libretto di Francesco Maria Piave). Il 7 luglio, a Milano, dedica al conte Lodovico di Belgioioso la romanza Cupo è il sepolcro e mutolo. Il 29 luglio è a Senigallia, dove concerta una ripresa de I lombardi alla prima Crociata al Teatro La Fenice, e compone una nuova cabaletta per il tenore Poggi. Il 7 ottobre è a Bologna, per una ripresa del Nabucco con la Strepponi. Da metà ottobre a metà novembre vacanza a Cassano d’Adda, ospite dei conti della Somaglia. Accordo con l’impresario Merelli per una nuova opera destinata alla Scala (sarà Giovanna d’Arco). Il 30 novembre parte per Venezia. Il 26 dicembre, la stagione al Teatro La Fenice di Venezia si inaugura con una ripresa de I lombardi alla prima Crociata.
1844
Il 29 febbraio firma un contratto con l’impresario Antonio Lanari per una nuova opera da rappresentare a Roma (sarà I due Foscari). Il 9 marzo, Venezia, Teatro La Fenice, Ernani, grande successo. Il 17 marzo lascia Venezia, raggiunge Milano e il 23 è a Busseto. Il 4 aprile acquista 80 biolche vicino alla Madonna dei Prati alle Roncole, il podere Plugaro, al prezzo di 29.800 lire. Il 13 aprile lascia Busseto per Milano, insieme a Emanuele Muzio, che diventa suo allievo. In maggio inizia a comporre I due Foscari su libretto di Piave. Nello stesso mese s’impegna con l’impresario Lanari per una nuova opera destinata a Venezia (sarà Attila). In luglio rifiuta di comporre una cantata d’occasione per il Congresso degli Scienziati a Milano. A Bergamo assiste alla ripresa di Ernani (11 agosto) con Giuseppina Strepponi. Si impegna con il Teatro San Carlo di Napoli per due opere nuove da mettere in scena nel 1845 e nel 1847; la prima sarà Alzira, la seconda verrà rimandata. Il 30 settembre, insieme a Piave, parte per Roma per mettere in scena I due Foscari. Il 3 novembre, a Roma, Teatro Argentina, I due Foscari, successo crescente nel corso delle repliche. Il 5 novembre, a Roma, dedica a Chiara, figlia del librettista Jacopo Ferretti, la romanza È la vita un mar d’affanni. Amicizia con lo scultore Vincenzo Luccardi. Il 7 novembre lascia Roma. L’11 novembre è a Milano, invia a Roma alla principessa Teresa Torlonia la Romance sans paroles e inizia a comporre Giovanna d’Arco, libretto di Solera. Alla Scala una ripresa de I lombardi alla prima Crociata inaugura la Stagione il 26 dicembre.
1845
Il 15 febbraio, al Teatro alla Scala, Giovanna d’Arco, esito buono, ma i rapporti con l’impresario Merelli e con l’editore Ricordi si sono logorati, quindi decide di non collaborare più con la Scala. Il 12 marzo s’impegna con l’editore Lucca di Milano, proprietario dell’opera che Verdi deve scrivere per Venezia (Attila) per una nuova opera. Il 13 marzo parte per Venezia, dove al Teatro San Benedetto concerta il 30 marzo una ripresa de I due Foscari. Il 2 aprile è nuovamente a Milano. L’editore Lucca pubblica in aprile un secondo Album di sei Romanze. Intorno al 10 aprile si ammala, e rimanda di un mese la partenza per Napoli. All’inizio di maggio incontra a Milano l’editore francese Marie Escudier. Il 20 giugno parte per Napoli, dove giunge il 26 giugno. Il 12 agosto, a Napoli, Teatro San Carlo, Alzira, libretto di Salvadore Cammarano, esito discreto. Il 21 agosto lascia Napoli, il 26 è a Milano, e inizia a comporre Attila, libretto di Solera. Il 3 settembre è a Busseto, insieme a Muzio, e il 6 ottobre acquista il Palazzo Dordoni Cavalli, prima rata 10.000 lire. L’11 ottobre è nuovamente a Milano, incontra l’impresario Benjamin Lumley di Londra, con il quale s’impegna per una nuova opera da darsi a Londra, e con l’editore francese Escudier che acquista i diritti in Francia delle opere di Verdi. Nella seconda metà di ottobre breve soggiorno a Clusone, ospite della contessa Maffei. Il 6 dicembre è a Venezia, dove si ammala. Per una ripresa della Giovanna d’Arco alla Fenice di Venezia, il 24 dicembre, compone una nuova cavatina per il soprano Sofia Loewe (Giovanna).
1846
Dal 2 al 20 gennaio è gravemente ammalato di “febbre gastrica”; segue una lenta convalescenza. Informa l’editore Lucca che l’opera per Londra sarà Il corsaro (ma poi cambierà idea).
Giuseppina Strepponi, che con alcune recite di Nabucco a Modena in gennaio ha terminato la sua attività di cantante, all’inizio di ottobre si stabilisce a Parigi, dove apre una scuola di canto.
Il 17 marzo, a Venezia, Teatro La Fenice, Attila, libretto di Solera completato da Piave, esito ottimo. Il 22 marzo, ancora sofferente, lascia Venezia e torna a Milano. In aprile s’impegna con l’impresario Lanari per un’opera da rappresentare a Firenze (sarà Macbeth). Brevi gite in ferrovia a Cassano d’Adda, Treviglio, Monza. Il 15 giugno, davanti al notaio Tommaso Grossi, è testimone insieme a Giulio Carcano dell’atto di separazione legale fra Andrea e Clara Maffei.
Il 16 giugno, in seguito alla morte di Gregorio XVI (1.6) viene eletto papa Pio IX.
Dal 3 luglio e per tutto il mese cura termale a Recoaro insieme ad Andrea Maffei. In agosto, su sollecitazione di Rossini, scrive una nuova romanza per Attila destinata al tenore Nicola Ivanoff. All’inizio di settembre breve gita a Casbeno (Varese) ospite di Emilia Morosini. In ottobre inizia a comporre Macbeth, libretto di Piave. Sul finire dell’anno decide che l’opera nuova per Londra non sarà Il corsaro, bensì I masnadieri, un libretto di Andrea Maffei.
1847
Il 15 febbraio parte da Milano e il 18 si stabilisce a Firenze, insieme a Muzio. Il 14 marzo, a Firenze, Teatro della Pergola, Macbeth, buona accoglienza. Amicizia con artisti e letterati fiorentini, fra cui il poeta Giuseppe Giusti e lo scultore Giovanni Dupré. Il 25 marzo rientra a Milano e inizia a comporre I masnadieri. Il 26 maggio con Emanuele Muzio parte per Parigi, attraverso la Svizzera, la valle del Reno, il Belgio. Il 1° giugno è a Parigi, quindi parte per Londra, dove giunge il 5 giugno. Il 22 luglio, a Londra, Her Majesty’s Theatre, I masnadieri, esito buono. A Londra incontra Mazzini. Lasciata Londra, torna a Parigi (abita in rue neuve St. Georges 6) e il 27 luglio firma un contratto con l’Opéra per un’opera che, su un libretto nuovo, riutilizza in parte la musica de I lombardi alla prima Crociata (saràJérusalem).
Il 4 settembre si insedia a Milano l’arcivescovo Carlo Bartolomeo Romilli, accolto da grandi manifestazioni d’entusiasmo (succede all’austriaco Gaisruck, morto il 19.11.1846).
Il 26 novembre, a Parigi, Opéra, Jérusalem (rifacimento dei Lombardi), libretto di Alphonse Royer et Gustave Vaëz, esito buono. L’edizione italiana dello spartito (Gerusalemme) viene dedicata a Giuseppina Strepponi che è stata di valido aiuto nei primi contatti di Verdi con gli ambienti parigini. Fra la metà di novembre e la fine dell’anno, Antonio Barezzi è a Parigi, ospite di Verdi e Giuseppina. L’editore Lucca di Milano pubblica la romanza per canto e pianoforte Il poveretto.
Con la morte di Maria Luigia, avvenuta a Parma il 17 dicembre, il ducato passa a Carlo II Ludovico di Borbone.
La casa editrice Lucca fonda il periodico “L’Italia Musicale”.
1848
Il 12 gennaio i liberali siciliani guidati da Rosolino Pilo mettono in fuga le truppe borboniche e formano un governo provvisorio.
Firma un contratto con l’Opéra per un’opera su libretto di Eugène Scribe. Verdi sta componendo Il corsaro, libretto di Piave, opera destinata all’editore Lucca.
Dal 22 al 24 febbraio rivoluzione a Parigi, Luigi Filippo viene deposto e va in esilio, e nasce la Seconda Repubblica.
Il 14 marzo Carlo Alberto, re di Sardegna, promulga lo Statuto.
Il 17 marzo insorge Venezia, e il 22 marzo viene proclamata la Repubblica Veneta.
Dal 18 al 22 marzo le Cinque Giornate di Milano.
Il 20 marzo Carlo II Ludovico, duca di Parma e Piacenza, viene costretto alla fuga.
Il 23 marzo Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria e invade la Lombardia.
Il 5 aprile Verdi è a Milano, dove incontra nuovamente Mazzini.
L’8 aprile a Bergamo muore Gaetano Donizetti.
L’8 aprile i piemontesi vittoriosi a Goito.
Il 30 aprile altra vittoria dei piemontesi a Pastrengo.
Alla fine di aprile raggiunge Busseto, e il 25 maggio acquista il fondo di Sant’Agata.
Il 29 maggio, in seguito a un plebiscito, il ducato di Parma e Piacenza è annesso al regno di Sardegna.
In giugno torna a Parigi, e soggiorna anche a Passy con Giuseppina. Inizia a comporre l’opera “risorgimentale” La battaglia di Legnano su libretto di Cammarano.
Il 29 giugno il Piemonte si annette la Lombardia.
Alla fine di luglio l’esercito austriaco occupa il ducato di Parma e Piacenza e lo riconsegna a Carlo II Ludovico di Borbone, mentre il 25 luglio l’esercito piemontese è sconfitto a Custoza.
Il 6 agosto gli austriaci rientrano a Milano e Radetzky diventa governatore.
Il 28 agosto viene firmato l’armistizio di Salasco.
Verdi cerca invano di liberarsi dall’impegno per un’opera nuova da darsi al Teatro San Carlo di Napoli, già prevista per l’estate 1847 e più volte rimandata (scriverà poi Luisa Miller, libretto di Cammarano). In ottobre compone l’inno Suona la tromba su versi di Goffredo Mameli. Il 25 ottobre, a Trieste, Teatro Grande, va in scena Il corsaro, esito discreto; ma Verdi non è presente.
Il 24 novembre, dopo l’uccisione del primo ministro Pellegrino Rossi e ai tumulti popolari che ne sono seguiti, il papa Pio IX lascia Roma e si rifugia a Gaeta.
Il 2 dicembre l’imperatore d’Austria Ferdinando I abdica e gli succede il nipote Francesco Giuseppe.
Il 10 dicembre Luigi Napoleone viene eletto presidente della Repubblica Francese.
Il 20 dicembre Verdi lascia Parigi diretto a Roma.
1849
Il 7 gennaio il periodico di Escudier “La France musicale” pubblica la romanza per soprano e pianoforte L’abandonée. Il 15 gennaio, per la mancata consegna del libretto da parte di Scribe, Verdi considera decaduto il contratto con l’Opéra stipulato all’inizio del 1848. Il 27 gennaio, a Roma, Teatro Argentina, La battaglia di Legnano, sono presenti Mazzini e Garibaldi.
Il 9 febbraio, considerato decaduto il potere temporale del papa, viene proclamata la Repubblica Romana.
All’inizio di febbraio torna a Parigi.
Il 10 febbraio a Parigi, Théâtre de la Porte Saint-Martin, il dramma Le Pasteur, ou l’Évangile et le Foyer di Émile Souvestre ed Eugène Bourgeois.
Il 9 marzo a Berlino, Königliches Opernhaus, Die lustigen Weiber von Windsor di Otto Nicolai.
Il 12 marzo il re Carlo Alberto denuncia l’armistizio di Salasco e riprende le ostilità contro l’Austria.
Il 14 marzo abdica Carlo II Ludovico di Borbone duca di Parma e Piacenza in favore del figlio Carlo III Ferdinando.
Il 23 marzo, dopo la sconfitta di Novara, il re Carlo Alberto abdica in favore di Vittorio Emanuele.
Il 16 aprile, all’Opéra di Parigi, Le Prophète di Meyerbeer.
In aprile Luigi Napoleone invia a Roma un corpo di spedizione che assedia la città; nel corso dei combattimenti muoiono Enrico Dandolo, Luciano Manara ed Emilio Morosini, figlio di Emilia.
Il 12 maggio i genitori di Verdi si stabiliscono a Sant’Agata per seguire i lavori di restauro.
Il 3 luglio viene restaurato il potere temporale del papa.
Il 10 agosto la pace di Milano fra Piemonte e Austria pone fine alla prima guerra d’indipendenza.
Il 27 agosto gli Austriaci riconquistano Venezia.
A fine luglio Verdi lascia Parigi e in agosto si stabilisce a Busseto; l’8 settembre lo raggiunge Giuseppina Strepponi. Il 3 ottobre parte per Napoli con Antonio Barezzi, mentre la Strepponi va a Firenze, dove vive suo figlio Camillino. Il 13 giunge a Roma, dove è trattenuto fino al 26 in quarantena per il colera. Il 27 ottobre è a Napoli. Amicizia con il commerciante napoletano Cesare De Sanctis. L’8 dicembre, a Napoli, Teatro San Carlo, Luisa Miller, buon successo. Il 13 dicembre lascia Napoli e torna a Busseto.
1850
Progetta di comporre Re Lear e collabora con Cammarano per la stesura del libretto.
Il 28 febbraio, al Teatro San Benedetto di Venezia, Crispino e la comare, di Luigi e Federico Ricci, libretto di Piave.
Il 12 aprile il papa Pio IX rientra a Roma, protetto dall’esercito francese.
Il 28 aprile contratto per un’opera nuova destinata alla Fenice di Venezia (sarà Rigoletto). Da metà giugno a fine agosto Piave è a Busseto per la stesura dei libretti di Stiffelio e Rigoletto.
Il 28 agosto, al Teatro di corte di Weimar, Lohengrin di Wagner.
Si reca a Bologna per seguire al Teatro Comunale la messa in scena di Macbeth (2 ottobre) e Luisa Miller (10 ottobre). Il 31 ottobre è a Trieste, insieme a Piave e a Giuseppina, dove al Teatro Grande, il 16 novembre, va in scena Stiffelio in una versione mutilata dalla censura. A Trieste compone la romanza per canto e pianoforte Fiorellin che sorge appena. Il 20 novembre lascia Trieste e torna a Busseto, dove si occupa del libretto di Rigoletto, che incontra molte difficoltà con la censura. Il 30 dicembre a Busseto, alla presenza di Piave e di Brenna, segretario della Fenice, Verdi firma un compromesso riguardante alcune modifiche da apportare al libretto di Rigoletto ai fini della sua approvazione da parte della censura.
1851
Mentre sta già lavorando con Cammarano al libretto de Il trovatore, il 25 gennaio il libretto di Rigoletto viene approvato dalla censura. Il 19 febbraio parte per Venezia. Intanto il 23 febbraio, al Teatro Apollo di Roma, va in scenaGuglielmo Wellingrode, ossia una versione censurata di Stiffelio, che Verdi non approva. L’11 marzo, a Venezia, Teatro La Fenice, Rigoletto, con grande successo. Lascia Venezia e, continuando a occuparsi del Trovatore, si trasferisce a Busseto con la Strepponi. Il 20 aprile i genitori di Verdi lasciano Sant’Agata e si stabiliscono a Vidalenzo. Il 28 giugno a Vidalenzo muore la madre Luigia Uttini.
Il 2 dicembre colpo di stato in Francia: Luigi Napoleone pone fine alla Repubblica e conquista il potere assoluto.
Il 10 dicembre Verdi con Giuseppina parte per Parigi.
1852
Il 26 febbraio firma un contratto con l’Opéra (saranno Les Vêpres siciliennes) e forse, al Théâtre de Vaudeville, assiste a una rappresentazione della Dame aux camélias di Dumas fils, in scena dal 2 febbraio. Il 7 marzo lascia Parigi, il 18 marzo è a Sant’Agata, e il 9 maggio firma un contratto con la Fenice (sara La traviata). Il 20 giugno Piave è a Sant’Agata per modifiche al libretto dello Stiffelio. Il 17 luglio Cammarano muore a Napoli, e il libretto del Trovatoreviene completato da Emmanuele Bardare.
Il 29 agosto Luigi Napoleone, presidente della Repubblica Francese, gli conferisce l’onorificenza di cavaliere della Legion d’Onore.
Il 7 ottobre muore a Firenze l’impresario Alessandro Lanari.
In ottobre e fino ai primi di novembre Piave è a Sant’Agata per lavorare al libretto della nuova opera per Venezia (La traviata). In novembre conclude la composizione del Trovatore e inizia la Traviata.
Il 4 novembre Cavour primo ministro del Regno di Sardegna.
Il 2 dicembre Luigi Napoleone diventa imperatore dei francesi col nome di Napoleone III.
Il 20 dicembre, diretto a Roma, Verdi raggiunge Livorno dove s’imbarca per Civitavecchia, mentre Giuseppina resta a Livorno. Verdi giunge a Roma intorno al 24 dicembre.



